IL CASTELLO
Il castello di Craigmillar, ormai in rovina, sorge nei pressi di
Edimburgo a tre miglia a sud-ovest del centro cittadino su una bassa collina a
sud del moderno sobborgo omonimo. Il castello è noto per il suo legame con
Maria Stuarda, che vi arrivò per una convalescenza il 20 novembre 1566
a seguito di una malattia contratta poco dopo la nascita del figlio. Prima
della sua partenza il 7 dicembre, venne siglato il Patto di Craigmillar che
sancì il destino di suo marito, Enrico Stuart. Il castello di Craigmillar è uno
dei castelli medievali meglio conservati di Scozia. La torre centrale, o dongione,
è circondata da mura difensive. Oltre la prima cinta muraria ve ne sono altre e
sono tutte racchiuse in un cortile esterno che contiene una cappella e una
piccionaia.
LA STORIA
Le terre attorno a Craigmillar furono date ai monaci dell'Abbazia di
Dunfermline da Davide I di Scozia nel XII secolo, nella stessa zona, nel 1342,
vennero date delle terre alla famiglia Preston da Davide II di Scozia e ai
monaci non rimase che un terzo del lascito originario. Nel 1374 Roberto II di
Scozia diede tutto ciò che ne restava a Simon Preston, sceriffo di Midlothian.
Fu il figlio di Simon Preston o suo nipote George Preston a iniziare i lavori nella fortezza, che oggi costituisce il cuore del castello. Le mura dei cortili furono probabilmente aggiunte da Sir
William Preston che viaggiando tra la Francia e il continente prese ispirazione
per i nuovi lavori. Egli riportò in Scozia anche il braccio di Sant'Egidio Abate che espose alla Cattedrale di Sant'Egidio dove si trovava una cappella
dedicata a lui. Nel 1480 John Stewart, Conte di Mar e fratello di Giacomo III
di Scozia, venne imprigionato a Craigmillar con l'accusa di aver praticato la
stregoneria contro la persona del re. In seguito morì in sospette circostanze.
Nel 1511 Craigmillar divenne una baronia e un altro cortile venne
creato attorno a quelli preesistenti forse da un altro Simon Preston, membro
del Parlamento di Scozia nel 1487, succeduto al suo predecessore nel
1478. Nel settembre 1517 durante un'epidemia di peste ad Edimburgo il piccolo
Giacomo V di Scozia venne portato al castello fuori dalla portata del contagio,
qui il suo tutore Antoine d'Arces fece creare nuove serrature per le sue
stanze, due nuovi cancelli in ferro e una stalla per il mulo del sovrano. La
cappella di famiglia, dentro al cortile esterno, viene citata per la prima volta
nel 1523.
Nel 1544, durante la guerra tra scozzesi e inglesi chiamata Rough
Wooing, gli inglesi tentarono di imporre alla giovane Regina scozzese Maria
Stuarda un matrimonio con Edward, Principe del Galles; non riuscendovi il castello
venne dato alle fiamme. Il barone Simon Preston lo ricostruì e fu un fedele
servitore di Maria Stuarda che lo fece entrare nel Consiglio Privato di Scozia.
La regina risiedette a Craigmillar due volte, nel 1563 e dal 20
novembre al 7 dicembre 1566. Tradizionalmente si ritiene che dormì in quella
che prima era una piccola cucina nell'edificio principale anche se è assai più
probabile che abbia soggiornato negli edifici più nuovi posti nell'ala est. Nel
suo secondo viaggio era convalescente da una malattia contratta nel mese di
ottobre e con lei v'erano numerosi nobili che si suppone le abbiano suggerito
che il suo scomodo marito, Enrico Stuart, Lord Darnley, avrebbe dovuto essere
rimosso con il divorzio o con altri sistemi. Nel castello venne firmato il
cosiddetto Patto di Craigmillar siglato dal segretario di Stato William
Maitland di Lethington e da altri nobili fra cui James Hepburn IV Conte di Bothwell,
Archibald Campbell V Conte di Argyll e George Gordon V Conte di Huntly. Il documento
originale è andato perso, ma mostrava come l'intento dei cospiratori fosse
quello di rimuovere Durnley, Maria era chiaramente scontenta del proprio
matrimonio, ma pare anche che fosse inconsapevole che si stesse tramando per
renderla di nuovo libera. All'inizio Durnley avrebbe dovuto soggiornare presso
Craigmillar, ma infine preferì alloggiare a Kirk o' Field, nel centro di
Edimburgo, dove venne ucciso il 10 febbraio 1567.
Dopo la fuga di Maria dalla Scozia il reggente John Erskine, Conte di
Mar, usò Craigmillar come base durante l'assedio al castello di Edimburgo
ancora in mano ai lealisti della regina. Lo stesso Giacomo VI di Scozia fece
visita a Craigmillar mentre era ospite di Sir David Preston nel 1589.
Quando Robert Preston morì nel 1639 il castello passò a un lontano
cugino, David Preston di Whitehill e suo figlio vendette Craigmillar a John
Gilmour nel 1660 che, nello stesso periodo, comprò anche la proprietà nota come
The Inch. Gilmour fu un fedele monarchico e fu ben ricompensato con un incarico
politico per gli sforzi profusi per la restaurazione di Carlo II d'Inghilterra.
Gilmour apportò diversi lavori nell'ala ovest per renderla più moderna, ma nei
primi anni del XVIII secolo la famiglia preferì vivere a Inch House poco
distante dal castello. La fortezza non venne mai più abitata e divenne una romantica
struttura all'interno della proprietà.
Nel 1775 era già in rovina quando il poeta John Pinkerton scrisse Craigmillar Castle: an Elegy. Il
castello divenne un'attrazione turistica verso la fine del XVIII secolo e venne
ritratto da numerosi artisti. Nel 1842 venne proposto di rimetterlo in piedi
perché lo potesse usare la regina Vittoria del Regno Unito, ma non se ne fece
nulla, la stessa regina lo visitò nel 1886 e diversi lavori di restauro vennero
intrapresi dall'allora proprietario Walter James Little Gilmour. Dal 1946 il
castello passò nelle mani dello Stato ed è ora di proprietà dell'Historic
Scotland.
DESCRIZIONE
Il cuore del castello è l'antica fortezza a forma di L del XIV secolo
costruita su una roccia sporgente, attorno alla quale si snodano le mura dei
cortili del XV secolo. Oltre il muro interno c’è quello esterno, più basso e
che racchiude un altro grande cortile dove ci sono i giardini e una cappella.
Altri giardini sono posti a sud dove c'è anche uno stagno con i pesci. Il
dongione è una torre a quattro piani alta quasi sedici metri dove all'ultimo
piano si trova un soffitto a volta. La torre costruita sulla sommità di una
roccia sporgente ha l'entrata principale protetta da una spaccatura naturale della
roccia, probabilmente all'epoca veniva attraversata da un ponte di legno finché
non venne riempita con la costruzione della cinta muraria.
Sopra la porta c'erano le insegne dei Preston e una scala portava al
corpo di guardia dove si trovava un buco dal quale gettare armi su coloro che
riuscivano a raggiungere l'ingresso principale. Al pian terreno si trovavano le
cantine. Al secondo piano c'era invece l'ingresso vero e proprio con le cucine
e più avanti furono aggiunti dei passaggi che conducevano alle ali est ed
ovest; l'ingresso aveva un grande caminetto scolpito datato attorno al 1500 e
un soffitto in legno probabilmente con delle pitture decorative.
Le cucine vennero rimpiazzate da una più grande attorno al XVI secolo
mentre quella originaria fu convertita in una piccola camera da letto, e oltre
al camino, già esistente, venne aggiunta una grande finestra.
Sopra la cucina c'era la camera del Lord, la sola camera privata
originale dell'edificio. In origine esistevano anche due balconi di legno, uno
guardava i giardini a sud e l'altro la campagna circostante ad est. A metà del
XV secolo nacque un cortile largo circa 10 metri con attorno mura
di 40 metri, ad ogni angolo venne posta una torre con un’entrata, ogni torre aveva delle feritoie per le armi intese sia
come mezzo difensivo che decorativo. Nel muro settentrionale si trovava un
cancello ad arco con sopra le insegne dei Preston, tutta la cinta era difesa da
delle piombatoie e dai camminamenti che ne percorrevano tutta la lunghezza.
Sull'interno del muro si scorgono tracce di finestre che suggeriscono
l'esistenza di edifici volti a sud, dentro il cortile non c'era un pozzo, ma un
trogolo permetteva il trasporto dell'acqua dentro il castello. L’edificio a
sud-est era contiguo alla torre centrale e constava di due camere al primo piano,
mentre al piano inferiore c'era un panificio e, forse, una prigione. Qui si
trovavano le nuove cucine, collegate al corpo centrale da un corridoio.
L'ala ovest venne completamente ricostruita da John Gilmour che fece
erigere dei moderni alloggi adatti alla sua posizione di giudice. Al piano
terra si trovava la sala da pranzo e un salone con grandi finestre e caminetti
scolpiti, nella parte nord c'era la cucina e sotto di essa la cantina per i
vini. L'ala ospitava al primo piano quattro camere da letto e una scala
collegava la parte ovest al nucleo centrale; attualmente il soffitto è andato perso,
così come i pavimenti.
I muri esterni del XVI secolo sono più bassi, ma racchiudono attorno a
sé un'area decisamente vasta, nella torre di nord-est si trova la colombaia o
piccionaia e la cappella di famiglia. I giardini occupano la parte est ed ovest
del cortile, il fienile posto nel lato di nord-ovest venne convertito in chiesa
presbiteriana nel 1687 per il vicino villaggio di Liberton.
OUTLANDER
Per la terza stagione della serie televisiva Outlander è stato scelto
come set di alcune scene il castello di Craigmillar. Secondo alcune fonti non ancora
confermate la struttura diventerà la prigione di Ardsmuir.
MATRIMONI
Il castello può essere utilizzato per cerimonie religiose o civili. La
Great Hall situata al primo piano può ospitare fino a 60 persone. L’edificio
può anche essere utilizzato come sfondo per l’album fotografico.
Per ulteriori informazioni: weddings@hes.scot
ORARI
1 Aprile-30 Settembre: da Lunedì
a Domenica, 9:30-17:30
1 Ottobre-31 Marzo: tutti i giorni tranne Giovedì e Venerdì, 10:00-16:00
L’ultimo ingresso è 30 minuti prima della chiusura.
Chiusura: 25-26 Dicembre, 1-2 Gennaio.
Il castello potrebbe chiudere in caso di avverse condizioni
meteorologiche.
PREZZI
Adulti: £ 5.50
Bambini di età compresa tra 5-15 anni: £ 3.30
Bambini sotto i 5 anni: gratis
Ridotti (over 60 e disoccupati): £ 4.40
I bambini di età inferiore ai 16 anni devono essere accompagnati da un
adulto.
CONTATTI
Il castello è a pochi chilometri dal centro di Edimburgo. È raggiungibile
con l’autobus 49, 8 o 33.
Indirizzo: Craigmillar Castle Road, Edinburgh EH16 4SY (mappa)
Telefono: 0131 661 4445
Sito ufficiale: clicca qui
Fonte: wikipedia, sito ufficiale
Nessun commento:
Posta un commento